domenica 16 agosto 2015

DIECIADDENARI

Ti chiedi ancora se esiste, anche se oramai l'hai visto: davvero è un vezzo se insiste il mio, sul tuo sguardo misto che scappa dal laconico alla gioia di vivere, con un sorriso bionico, con lo scoppio di un ridere che sveglia la voglia di rock, che gioca sul movimento, che sta lì a battere il tempo senza accorgersi mai però che è già da quattro giorni che sei Dieci a Denari per me.







(a capo, in lingua)
te chiedi ancora s'esiste
puro s'oramai l'hai visto;
davero è un vezzo se 'nsiste
er mio, sur tuo sguardo misto

che scappa dar laconico
alla gioia de vivere,
co' un sorriso bionico,
co' lo scoppio d'un ridere,

che sveja 'na voja de rock,
che gioca sur movimento,
che sta li a batte' 'r tempo

senz' accorgesse mai però
che è già da quattro giorni che
si dieciaddenari pe' me.








Quando incontri una persona non è affatto necessario che abbia il tuo stesso spirito, il tuo stesso animale totemico o nume tutelare, per stimarla; non è necessario intonare insieme i nostri canti a Bacco e le nostre danze; dovremmo piuttosto avere un tempo sincronizzato e andare allo stesso passo per non rischiare che chi balli la sua pizzica non pesti i piedi a chi ama, anche se ama in altro modo. Ogni modo di amare la vita è infatti bello e mi disturba solo l'ipocrisia e la finzione cosciente. Mi affascina invece chi fugge, come me, da quello che non c'è, dai punti di riferimento standard. Perché chi resta, resta sempre lì... mentre chi fugge è mosso dalle sue paure e fugge a modo suo, in direzione sua! E gente come noi rifugge il pestare i piedi tanto quanto il farseli pestare, in quel gioco vizioso che è la "violenza degli affetti" che ci accarezza, ci costringe, ci favorisce, ci opprime, ci ama e ama perdonarci il non amarlo a sufficienza (amor ch'a nullo amato amaro perdona, maledetto!). Tu continua a far ridere quegli occhi che molti sciocchi adoreranno, fottuti da te, come il finto Dio della persona che invece sei. Meravigliosa e complicata. Finta facile, finta superficiale, con anzi l'impegno alla semplicità.
Io passerei una vita a vedere come giochi col mondo, anche perché solo il mio sguardo ho da offrire e nulla più, senza mai intervenire e toccare quell'equilibrio che dici essere così congeniale alla tua vita da graziosa Menade.

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