sabato 5 novembre 2011

DePrimoMaggio

(pubblicata da Marco Lucci il giorno giovedì 29 luglio 2010 alle ore 14.52)

Frankie è ... e Frenkie è restato! :)

Volevo dare una mia interpretazione dell'album DePrimoMaggio di Frankie Hi-Nrg mc. Quello che è andato l'anno scorso a SanRemo con Rivoluzione. Forse arrivo con un anno e mezzo di ritardo con la mia recensione, ma su internet ho trovato un pò di cazzate espresse in merito a questo album, così ho sentito la necessità di rispondere a qualche blog e a qualche formu. Poi non volevo mandar disperso questo lavoro ermeneutico, quindi lo posto anche qui :)

E' vero, alcune canzoni possono piacere e altre possono non piacere. De gustibus non disputandum est! però sulla bellezza dell'album e sui cencetti espressi, forse posso dire perchè sono molto soddisfatto di questo album. Forse più degli altri album di Frankie.

Credo che Pugni in tasca sia una canzone meravigliosa, ovviamente, ma la incardinerei piuttosto come intro dell'album con un significato preciso. Questo è un ConceptAlbum e si intitola De Primo Maggio (latineggiando: riguardo al primo maggio, riguardo i lavoratori). E' dunque un album con tema preciso e in questo bisogna inquadrare le tracce. Tutte. Pugni in Tasca parla della rabbia e dell'impossibilità del giovane precario/cassintegrato/stagista/sfruttato di vivere sereno. La condizione di chi è insoddisfatto, ma tace. Si tiene i Pugni (la rivolta) nella propria Tasca.

Poi c'è Direttore. Secondo me la più bella (giogia inclusa). Chi sta talmente a pezzi da auspicare la posizione dello sfruttato, del Cipputi (per chi abbia colto la citazione nella canzone); di quello coi pugni in tasca, perchè non ha altro da vendere che il suo didietro (detto in modo fine).

Completa la triade delle condizioni, Rivoluzione. Pezzo magnifico non solo per la citazione deandreiana iniziale, che rimanda inevitabilmente a dei significati precisi. Non è una rivoluzione qualsiasi insomma. Ma anche perché è il terzo anello delle condizione sociale del lavoratore odierno. Quello che non si rassegna (pugni in tasca), quello non disposto a piegarsi (direttore), ma quello che si ribella perchè non ha nulla da perdere (rivoluzione). Purtroppo poi l'Italia va così e qualcosa da perdere c'è sempre: quantomeno gli affetti personali. Vogliamo sempre abbattere gli interessi altrui che ostacolano la crescita corretta del paese, senza renderci conto che siamo noi stessi parte integrante dell'ingranaggio di questo malaffare generale. Rivoluzione annullata. Abbiamo una famiglia e non dev'essere coinvolta! insomma, Dottò capisc'a me. teng'famiglia!

Chicco e Spillo è la cesura (infatti è una cover tra questa triede sul lavoro e una riflessione che faremo dopo), l'emarginato dalla società. Chi è talmente disilluso dalla società di merda in cui è cresciuto che nemmeno ci pensa al "lavoro onesto". Pensa solo di svoltare la vita in una sola mossa. Questa canzone non la rifà per farla meglio di Bersani né perchè gli piaceva e basta... gli è ovviamente funzionale al discorso. Siccome una canzone sull'emarginazione giovanile di provincia migliore di questa non c'è, ha cantato questa anzichè farne un'altra. Un tributo a Samuele.

Poi comincia la parte dell'album per TIPI UMANI: Precariato. C'è la persona di Cultura, quella che ragiona e fa la sua analisi della società. Impegno, dedizione, aspettative e delusione. Alla fine si collude e mette le sue competenze a servizio del sistema: cos'altro gli era rimasto? una via obbligata per chi ha studiato tanto... a meno di emigrare, ipotesi che non ha preso forse per una dimenticanza o forse perchè voleva parlare solo della disastrosa situazione italiana. La secondo spero, perchè ho fiducia in Frankie.

Poi c'è la persona Media, quella che sguscia via e alla fine trova sempre il modo di riemerfere e stare al centro (o meglio a galla, come gli stronzi!): Anoniman. Questa è un chiaro sbeffeggiamento del trasformismo italiano, della gente che non prende mai posizione, che non si capisce mai da che parte sta, che non c'entra mai niente ma sta sempre in mezzo a tutto e impicciata con tutto...

Dopodichè c'è Giocattolo. Una canzone a mio dire meravigliosa! Il personaggio cinico e spaventato, l'italiano medio basso che si difende da solo, virile solo con la pistola in mano, aggressivo e razzista, reclamatore di diritti che non vuole concedere ad altri. Ha ucciso un bambino eppure "se l'è cercato". Il Gretto che giustifica le sue grettezze (dopo la cultura e il medio anonimo) dipinta in modo mirabile.

Poi attacca con dei parlati, come suo solito, come sempre, com'è Frankie.

Mattatoy è giustappunto una spiegazione della canzone successiva, senza che la sto qui a spiegare. La recrudescenza entrata nella vita quotidiana, violenza gratuita ad ore pasti.

Squarto Uomo è presa scherzosamente: è volutamente semplice, per mettere in ridicolo la semplicità con cui si trattano questi argomenti su tg e portaaporta. Le due canzoni si capiscono da sole, di cosa vogliono parlare. Anche questo diventa un lavoro per alcuni!

Call Center è la chiusura dell'album.

La soluzione del tutto è: "io non lavoro gratis per nessuno". Ascanio Celestini è il dio del teatro moderno. Satirico, scherzoso sbeffeggiatore del potere e della società. Fa sorridere e riflettere. Ottima scelta, se si deve parlare di lavoro e lavoratori e se si vuole sottolineare la disastrosa condizione odierna.

Unica pecca del cd secondo me, in conclusione... non c'è via di salvezza né speranza.

Che devo fa io insomma? siamo così alla frutta? come topi in un labirinto senza uscita??

ascoltatevelo se non l'avete ancora fatto in quest'anno e mezzo.

E' spettacolare!!



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