giovedì 1 marzo 2012

anziché salvare i cani


Un post scomodo il mio, perché va contro alcuni principi che in occidente sono più preziosi e cari all'opinione pubblica di quelli sulla tutela del lavoro, dei diritti delle donne, della possibilità di avere un futuro da parte di un ventenne. Purtroppo spesso sono le donne, i giovani, i lavoratori stessi che non si rendono conto della disparità di questi diritti e non hanno più capacità di indignarsi per il proprio e per l'altrui diritto violato, almeno non tanto quanto hanno fiato da sprecare per l'anitispecismo.
Quest'ultimo è la non distinzione di una superiorità di specie sull'altra. Tutti gli esseri viventi, hanno pari dignità.
Vediamo spesso in giro su blog di animalisti e non, su link facebook e quant'altro, foto di cani che salvano altri cani esaltandoli come eroi con dei sentimenti (e quindi degni di rispetto e salvaguardia). Gli stessi 'esaltatori' che al semaforo danno un calcio in culo all'affamato che quantomeno cerca di venderti un accendino anziché venirti a rubare a casa.
Una volta ho visto un bambino calvo (presumibilmente malato di cancro) con il suo pastore tedesco sul letto: che bel cane gonfio di sentimenti. Chiunque abbia mai frequentato una sala d'ospedale per tali questioni, sa bene che quel cane sta ammazzando il suo padroncino con un milione di germi che porta nel pelo e che un chemioterapico certo non può in nessun caso sopportare: la prima cosa che ho pensato non è "che bravo cane", quanto piuttosto "rinchiudete in Tso la madre del povero bambino".
A volte fanno i servizi su quei pseudo notiziari mediaset in cui si parla della terribile tratta dei cani per i combattimenti dall'est europa. Mai una voce sulla tratta delle donne/schiave che vengono importate per fare le prostitute sui nostri marciapiedi.
Vedi in tv pagate coi soldi del ministero la campagna progresso contro l'abbandono dei cani, senza tenere conto che ancora molte donne non sanno che in Italia puoi partorire in ospedale e lasciare il bambino lì se non vuoi tenerlo, anziché partorirlo in uno scantinato rischiando la tua vita e quella del bambino, che se sopravvive poi magari vanno a gettarlo e abbandonarlo in un cassonetto: a volte le situazione di semi schiavitù e di miseria ti fanno compiere azioni aberranti; fortunatamente la legge in questo paese tutela la vita innanzitutto. Senza contare dell'abbandono degli anziani dentro case di cura. Preferisco un cane in autostrada, che un vecchio trattato come Abraham Simpson.
Bisogna riflettere sul diritto alla vita degli esseri umani troppo spesso dimenticato da noi occidentali in favore invece di un crescente antispecismo che soprattutto noi non possiamo permetterci. Le balene dell'antartide non possono attirare l'attenzione più degli Inuit, i cani dell'est per i combattimenti non più delle donne per la prostituzione. L'abbandono dei cani non più di quello dei bambini. La fame, le carestie, lo sfruttamento del territorio da parte delle nostre multinazionali nei confronti dei popoli di tutto il mondo. Non è che non abbiamo dunque umanità, è la stiamo indirizzando male. Troppo spesso con ipocrisia indirizzata nei confronti di esseri viventi che non possono parlare e che ci amano solamente perché non possono capire che gli stiamo distruggendo il mondo.
SOPRAVVIVIAMO alla nostra ipocrisia con un consumo responsabile, con l'umanità nei confronti innanzitutto degli uomini. A cominciare da quelli ai semafori, per arrivare a tutto il mondo.

2 commenti:

  1. La specie che odio di più è quella umana che approfitta delle bestie e se le coccola tanto solo perché stanno zitte. Perché il tuo cane non ti metterà mai di fronte alla nuda verità che per condurre lo stile di vita che conduci stai facendo estrarre minerali dall’altra parte del mondo e che questo mondo glielo stai distruggendo. Affami, ammazzi, stupri, abbandoni. In tutto il mondo gli esseri umani soffrono e noi potremmo fare qualcosa, ma ce ne sbattiamo. Nelle nostre stesse città ci sono uomini randagi. Nelle nostre case o nei nostri condomini ci sono persone con problemi, figli bulimici, prostitute schiavizzate all’angolo della nostra strada (e dodicenni nelle ‘discoteche’), tossicodipendenti e alcolizzati, depressi, anziani (che ormai è una malattia!). Adotta un borderline, ce n’è uno proprio nel tuo quartiere. Dedicagli 20 minuti al giorno del tuo tempo. Oppure adotta un bimbo mutilato ugandese a distanza.
    Perché ti porti a casa un piccolo randagio che salvi dalla strada, magari anche due o tre, ma non adotti un orfano, non ti porti in casa un negretto? Sensibili solo a quello che si ha davanti agli occhi? spesso peggio, considerando che per le città vivono una fascia di esseri umani che ormai chiamiamo ‘invisibili’. Calci in bocca all’omino del semaforo, porto a casa il randagio. Preferisco avere sette gatti anziché un figlio. Sia mai che poi ha delle esigenze e pretende un confronto con me. Pretende da me qualcosa, lui che mi fa mettere in gioco la mia umanità e mi costringe a capire e a confrontarmi. Ammesso che l’antispecista senta di più di uno specista: perché succede tutto questo nelle nostre città e nel mondo? perché vedo tanta gente che guai a toccargli il cane che mangia solo cose sane, toletta regolare e pure il vestitino, ma non adottano un bambino? ha forse l’uomo meno dignità? un amore troppo costoso? tenere quattro gatti o un pastore tedesco ti costa meno che tenere un bambino? l’amore ha forse un prezzo? prendi un cane: amore a metà prezzo! la necessità è quella di ricevere amore a basso costo o quello del reciprocità o del donarlo? qual è la differenzia tra cane corso e un bimbo africano? che il cane ti ama, ma pretende da te meno impegno e meno soldi: il frettoloso mondo occidentale, fatto di soldi e dallo sfuggire responsabilità.
    Il cane spesso si macchia di incesto, pensa te! Il gatto uccide lucertole e uccellini ‘per gioco’, pensa te! Ma quello è istinto e a loro è concesso.
    Diciamoci la verità, spesso si vuole un sincero bene all’animale, perché sta zitto! perché è ai nostri comodi e comandi, corre non appena fischietti o batti le mani, perché ascolta senza parlare: una volta che l’hai portato a fare pipì e fatto mangiare, sta lì ad aspettare uno sguardo e una carezza. Sembrano le donne dell’ottocento! A servizio e a comando. Con loro possiamo trasformarci in tv: parlare e basta senza interessarci se l’altro capisce. Un essere vivente che ci trasmette emozioni ma che è a nostra completa disposizione perché sei tu a nutrirlo a scandirgli l’orario dei bisogni. Un amore che sembra schiavitù. Meglio lasciarli randagi come l’Aristogatto Romeo! A volte meglio ucciderli che fargli passare una vita con certi padroni. Certi padroni che non sanno che, se potessero parlare, li manderebbero AFFANCULO.

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  2. Il fatto è che il "crescente" (magari lo fosse davvero, ma non è così) antispecismo a cui ti riferisci non si oppone alla rivendicazione di tutti gli altri diritti umani, ma anzi dà a questi una coerenza logica.
    Quegli atteggiamenti che hai descritto nell'articolo e ai quali tu giustamente ti opponi non sono l'antispecismo ma sono animalismo ipocrita e superficiale.
    Per capire meglio leggi questo articolo di Marco Maurizi, in particolare il terzo paragrafo:
    http://www.liberazioni.org/articoli/MauriziM-06.htm

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