martedì 20 marzo 2012

pavona di domani

Una proposta concreta di realizzazione dell’interramento ferroviario

La via del sottopasso ferroviario (ovvero mettere sottoterra il treno) va tentata e su di essa vanno concentrate tutte le risorse economiche che l’amministrazione intende riversare su Pavona. Questa è l’unica soluzione che permetta non solo la riqualificazione dell’area tutta, della creazione di nuovi spazi, delle possibilità di sviluppo commerciale, ma anche di sostenibilità ambientale e di messa in sicurezza del territorio.
Le risorse finanziarie per creare l’impianto, ci rendiamo conto, non sono di poco conto. E’ un impegno economico di decine di milioni di euro. Chiediamo la riapertura del tavolo di concertazione dal quale deve uscire finalmente la verità sui tempi e sulla cifra che questo progetto di interramento richiede. Finora ci son state solo voci, chiacchiere più o meno autorevoli e silenzi istituzionali. Quanto costa esattamente il famoso progetto 3TI? Quanto tempo ci vuole? Dopodiché passiamo alla reperibilità dei fondi dei quali qui ci impegniamo ad indicare alcune vie e soluzioni possibili. Dopo aver visto quanto costa, la proposta è di aprire una Società (la chiameremo ipoteticamente “interramento spa”) che riesca a fare una sorta di Project Financing popolare: una quota delle azioni verrà acquisita ovviamente dal pubblico e una dalle FS tramite capitalizzazione dei beni (ovvero anziché mettere capitale liquido per entrare nella società, FS mette a disposizione l’attuale parcheggio ferroviario, come l’amministrazione comunale l’attuale Piazza Nenni e un capitale liquido reperibile anche tramite una piccola Tassa di Scopo). Alcune quote potranno essere acquistate da commercianti volenterosi o anche da semplici cittadini o da altri enti. Insomma un crowdfunding tra i cittadini e le istituzioni che insistono sulla roma-velletri. A lavori ultimati infatti non ci saranno solo i numerosissimi e solitamente decantati parcheggi a pagamento per chi prende il treno da pavona (col servizio dell’interramento, il cittadino sarà contentissimo di pagare il parcheggio, non come oggi!), ma molto altro! Perché non si interra certo il treno per fare spazio ai parcheggi!
1) Innanzitutto una volta che si scava per interrare la linea ferroviaria, si creerà nell'adiacente piazza Nenni un enorme parcheggio con più piani interrati fino al livello della nuova banchina della stazione interrata (che sposterà il piano banchina di circa 7 metri sotto terra). Possono ovviamente crearsi anche box auto da mettere in vendita ai residenti così da sfoltire e non poco le vie del centro dai parcheggi selvaggi. Dove ora c’è l’asfalto di Piazza Nenni, sorgerà una vera Piazza con aiuole verdi e pannelli fotovoltaici, rialzata dal piano stradale, con sotto tre piani di parcheggi di cui due interrati (immaginiamoli a box e a servizio della stazione, allo stesso piano della banchina) e uno seminterrato (immaginiamolo a rotazione per la cittadinanza) video sorvegliati, con la sbarra all'entrata su Via del Mare che segnali la presenza dei posti liberi in display (come quelli veri, come i paesi civili veri!). La via del Mercato (per i filotopograf, viale Ciuffini, ma nessuno di noi l'ha mai chiamata così) finirà finalmente in una vera Piazza sicura e sgombra, dove potrà fare fermata lo scuolabus. Se a questo aggiungiamo l'idea di far sbucare via Genova in via Vercelli e in via Piani di monte Savello così da creare un circuito per le macchine delle mamme sicuro per tutti i bambini.
2) Sopra l’attuale parcheggio della stazione invece può crearsi edilizia turistica o residenziale a breve termine a 15 minuti dall'aeroporto di Ciampino e a 30 minuti da Roma Termini (coi treni di oggi), con una cubatura elevata che possa farvi sorgere un edificio con altezza in linea con quelli già esistenti nel centro, grande come tutto il parcheggio della stazione e l’attuale spazio della banchina. Ostello per turisti, casa dello studente in convenzione con Ladisu della Sapienza, giovani erasmus o semplicemente turisti agostani.
3) Ulteriore vera rivoluzione e risorsa però sta nello sfruttamento di tutta la soletta della galleria del treno che percorre Via Torino: non solo quest’ultima potrà avere finalmente il marciapiede dalla parte delle abitazioni e i parcheggi sull'altro lato (incomprensibile lo stato attuale delle cose!), ma potrà essere considerata il nuovo centro e fulcro della vita cittadina. Su questa soletta infatti (stiamo parlando di circa 600 metri lineari disponibili lungo via Torino) si potrebbe creare la nuova “Via del Corso” di Pavona. Un Centro Commerciale. Immaginiamo strutture leggere ed eleganti, di modesta grandezza che possano ospitare esercizi commerciali, magari coi tetti in pannelli fotovoltaici. Calcolando che sarà liberato uno spazio in larghezza di circa 10/15 m, per i 500/600 di lunghezza si possono creare due file di negozi con al centro una passeggiata in portico per le giornate invernali. Stiamo parlando quindi di fino un centinaio di ‘serrande’ da 50mq che potrebbero corrispondere ad altrettanti esercizi commerciali, con ulteriore spazio per un importante parcheggio a servizio di questo centro in fondo alla via Torino (dall'altro capo rispetto alla piazza); l'interramento prosegue oltre via de Piani m.Savello e potrebbe ospitare addirittura un modesto stabile da adibire ad uffici, studi e servizi in generale in una sorta di co-working che indubbiamente si renderà necessario con la creazione di tutto questo indotto economico. 
Tutto ciò nel centro di una cittadina, con una fermata della tratta ferroviaria più importante di tutti i Castelli Romani: agenzie di Viaggi, negozi di biciclette, di sport, una pizzeria e una libreria, negozi di scarpe, di vestiti, di preziosi, una tabaccheria, l’edicola: locali oggi assenti nel tessuto cittadino, ma anche piccoli commercianti già in loco che oggi pagano il dazio di una locazione svantaggiata rispetto a quanto potrebbe fruttare in una zona immaginata come appena descritta. Con la creazione dei parcheggi sotto piazza Nenni, il problema di posti auto e di intralcio al traffico dovrebbero essere risolti, viepiù che la maggioranza dei cittadini ora che l’aria è più respirabile può muoversi a piedi, con le linee di trasporto pubblico locale o sulle piste ciclabili appositamente create. E ovviamente molti raggiungerebbero questo importante centro con il treno!
Questo ovviamente in opposizione a GPS costruzioni che vuole costruire un centro commerciale sulla via laterale di pavona (via casette) fregandosene della viabilità e dello sviluppo urbano ordinato.


(in blu c'è la stazione interrata, in giallo la soletta della galleria di interramento, verde tratta in 'trincea') la strada che attraversa la parte in blu è Via del Mare. L'immagine è presa dal progetto 3TI


Le entrate dell’interramento sono dunque molteplici: l’edilizia turistica sull'attuale stazione e parcheggio ferroviario; i parcheggi e box sotto l’attuale piazza Nenni a livello della nuova stazione interrata; un centro commerciale di quasi cinquemila metri quadri sopra la soletta del treno interrato lungo tutta via Torino.
I soggetti da coinvolgere sono sia pubblici che privati, dai fondi europei per costruzione di quella che è di fatto una metropolitana leggera che andrebbe a servire oltre 500mila cittadini dei castelli collegandoli a Roma, a quelli privati come ad esempio quelli che vorrebbero costruire sugli attuali verdi prati di via Casette.
C'è da ribadire che il progetto di interramento qui linkato di 3TI prevede la NON interruzione della tratta ferroviaria.

2 commenti:

  1. Le sei proposte
    - Sottopasso ferroviario con riqualificazione totale del centro urbano;
    - Deviazione traffico “pesante” direttamente su via Cancelliera con adeguato sottopasso viario “pesante” (fondi inter- e sovra-comunali);
    - Sottopasso viario “leggero” con struttura sportiva ed espansione residenziale e ubicazione scuole su via Casette (ridimensionamento p.t. GPS);
    - Abbandono definitivo dell’attuale circoscrizione con valorizzazione della villa comunale Contarini (spostamento capitolo di spesa);
    - Spostamento immediato del mercato settimanale (costo pressoché zero);
    - Apertura immediata di alcune vie laterali interne (costo pressoché zero);

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  2. Perché non ne ricavi un bell'articolo per Punto a Capo Online? Dai, mandamelo con la foto del progetto a redazione@paconline.it.
    Baci Cesca

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