domenica 23 settembre 2012

di primarie e di ricambio generazionale

 (ovvero quando il gioco si fa brutto, i brutti cominciano a ruttare)
Siamo sporchi, cafoni e anche brutti. In una assemblea nei pressi del grande raccordo anulare, un manipolo di bivaccatori rivendica la sua esistenza con un fragoroso atto.
(puntata 8, stagione quarta, ecco l'immagine in allegato) 
Prendendo spunto di una celebre puntata del noto cartone animato Futurama i ragazzi decidono di spostare l'asse politico del Partito Democratico con un gesto eclatante: diciamo pure fragoroso. Un rutto. Ovviamente per il nome della "combriccola" (termine che è più consono ai Nostri, rispetto a 'corrente', 'area' o 'sensibilità') gran parte del merito va proprio allo stesso tentativo di movimento tentato da un noto esponente democratico fiorentino. Loro infatti si definiscono i Ruttamatori ovvero abbraviato nello stile della nomenklatura pd, Rut-Dem.
La loro lamentela si rifà a tutti i livelli, dal territoriale al nazionale e si sposta indistintamente dal piano politico a quello amministrativo. Il loro motto infatti potrebbe essere racchiuso tanto nelle parole "un rutto vi digerirà!" di stampo più culturale, che "quando ormai hanno mangiato tutto, a noi non rimane che un rutto!", di stampo più amministrativo. Di sicuro c'è che lo sfogo è generazionale. Infatti molto democraticamente e in rispetto ai principi costituzionali ai quali si rifanno, i ragazzi non pongono discrimine di sesso, etnia, età, né tantomeno di credo religioso o politico. Fragorosamente dichiarano di aver digerito tutto! Forti dei loro stomaci avvezzi tanto ai vini dei Castelli quanto delle più nefaste cene di pesce civitavecchiesi, si dichiarano altresì pronti per governare queste loro insulse vite. Il Partito non versa certo nelle condizioni migliori e l'appressarsi del congresso a tutti i livelli dell'organizzazione giovanile fa temere loro un cambiamento gattopardesco: al tavolo della presidenza non sono pervenute altre candidature, approvato all'unanimità. Applausi scroscianti. 
Su questi applausi proprio non ci stanno: ogni buon giovane democratico sa che così non va, ma purtroppo ognuno sa che nessuno lancerà per primo la pietra. Che fare dunque? cosa possono alcuni miseri esseri per dare un po' di brio alle loro vite a questa givanile? la risposta è semplice e scontata: un rutto. D'altronde tutti sanno che una gara di rutti è più democratica e meritocratica delle primarie. Qundi che aspettate? ordinate una birra fresca e date sfogo ai vostri stomaci!
Le proposte politiche di questo gruppo di debosciati sono varie e vanno da una riforma dell'istruzione che sia meno incancrenita su modelli neoliberisti spinti che non fanno che spostare l'attenzione su ciò che è utile nel sapere, fino ad arrivare a moanovre finanziarie innovative che prevedono di far pagare le tasse non ai pensionati, ma nemmeno agli evasori, quanto piuttosto alle mafie con la legalizzazione delle droghe leggere e della prostituzione. Qualche migliardo di euro nelle casse dello stato e tanto buon umore per tutti che lacera il velo dell'ipocrisia istituzionale, riavvicinando la politica al paese. Riponevamo tutti tanta speranza in una legge ad personam di Silvione che abolisse la legge Merlin, ma purtroppo è caduto troppo presto e dobbiamo sorbirci un governo che cerca soldi sulla pelle dei giovani e dei pensionati. Con un grosso rutto l'Italia digerirà anche questa iniqua manovra, ma noi abbiamo la soluzione come nel cartone animato già citato. Come il gas di scarico dei robot era la causa del surriscaldamento terrestre ma indirizzandoli bene all'unisono salvarono il genere umano, i rutti degli italiani dovrebbero alzarsi in un fragoroso coro che cambi direzione al paese. Questi giovani democratici vogliono fare da portarutti (piuttosto che da portavoce) a tutti coloro i quali non rimane che digerire, dopo il luculliano pasto che una generazione di classe dirigente ha fatto a nostra insaputa ma a nostre spese.
Chi è con noi, ordini pure un'acqua Perrier e si prepari... Burp a tutti


i Rut-Dem con affetto
(21 dicembre 2011)

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