venerdì 11 settembre 2015

La Globalizzazione

(simboli, inconscio e ideologia dominante. Allende o torri gemelle?)

E cos'è dunque la Globalizzazione? è il pensiero unico da dopo la caduta della cortina di ferro. 
Da allora l'impegno delle superpotenze è stato di nuovo quello di colonizzare per mantenere il capitalismo in piedi, che non è altro che quello strato di speranza nei poveri di poter un giorno essere ricchi. E se non loro, i loro figli o nipoti. Meritocrazia e mobilità sociale la balla che ci hanno inculcato e che uno su un milione realizza, proprio come nei finti giochi a premi televisivi in cui ogni tanto devono far stravincere qualcuno e metterlo in vetrina, sennò poi nessuno guarda più il programma. Gli altri perdono oppure vincono briciolette; come poi d'altronde coi gratta e vinci o le lotterie; che poi non è altro che una versione del "sogno americano".
Oggi lo vediamo bene come questo funziona: molti postano la foto delle torri gemelle, emblema dell'antiterrorismo mondiale, una data da mettere in mostra come punto di inizio (i simboli sono importantissimi). Tutti insieme contro i cattivi (che abbiamo creato, perché ci fanno comodo, ecc, ecc). Molti scrivono "per non dimenticare". Già, perché per chi è nato "tardi" il mondo è così e non bisogna dimenticarlo. Ma quella data poi fa dimenticare (non a tutti, ad alcuni mette in competizione) il giorno di quasi trent'anni prima in cui i cattivi sono gli americani che incoronano Pinochet rovesciando Allende, uno dei più grandi simboli di bellezza e speranza. Ma non la speranza di svoltare in un sistema capitalistico che invece è fermo nelle solite mani da sempre.
La speranza che fare diversamente è possibile. 
Attenzione a cosa non volete dimenticare, perché i simboli, per definizione antropologica banale, sono "qualcosa che sta per qualcosaltro" e agiscono inconsciamente, si stratificano. E non è vero che non ci sono più le ideologie, semplicemente ce ne è una sola. Mettete una mano nell'acqua dei pesci rossi... per loro non è né calda né fredda: è. Mentre per me che sono un animale a sangue caldo e la paragono ai miei 36 gradi corporei, risulta fredda.  Oggi siamo semplicemente in una vasca d'acqua e non ce ne rendiamo conto, convinti che sia il sole, su cui non abbiamo potere, che ce la rende abitabile o mortifera. Ma posso con un salto cambiare vasca?
Cosa avete ricordato oggi guardano il calendario, per prima cosa? E invece cosa non vorremmo dimenticare oggi? Vorremmo non dimenticarci mai che la colpa è dei barbuti in tunica? ovvero che questo sistema ci inchioda senza via d'uscita lasciando all'individuo nessun margine di alternativa se non la speranza di un riformismo fantoccio e ormai fallito perché il problema è ahinoi più grande? dobbiamo non dimenticare che non abbiamo nessuna alternativa? che non se ne può uscire? che non può che andare così, deresponsabilizzandoci (comodo eh) e delegando ai "governi mondiali" questo nostro disagio? è questa la nostra acqua abitabile o mortifera? come vi sentite? come la rana della storiella, che sta per morire bollita senza accorgersene o state in gran spolvero?

Oppure vogliamo e dobbiamo non dimenticare che qualcosa di diverso è sempre possibile? che dipende ancora da noi, che esiste la possibilità di eleggere un governo che possa ristabilire giustizia sociale, fermare i debiti e nazionalizzare? che siamo uomini liberi di decidere?
Io non voglio dimenticare Allende e vorrei che nessuno lo facesse. Vorrei che tutti potessero immaginare un mondo radicalmente diverso da questo, un'altra via; e non semplicemente ripulirlo un po' nascondendo la polvere sotto il tappeto. 
Quindi Viva Allende, viva Castro, viva Chavez, viva Morales, viva Mujica. 

VIVA TUTTO QUELLI CHE MI DICONO CHE NON E' COLPA MIA SE SONO QUI E SONO COSTRETTO A PIEGARMI A QUESTO SISTEMA, MA CHE MI RICORDANO CHE E' UNA MIA DECISIONE QUELLA DI RIMANERCI ANCORA. 
Perché è possibile fare in un altro modo, un altro mondo può esserci, l'autodeterminazione dei popoli è migliore dell'esportare la democrazia per aprire nuovi mercati, il sogno americano è una stronzata per farci stare dentro il sistema aspettando che ci cadano in testa le briciole del benessere mentre ci tolgono potere decisionale e la speranza di averne, perché ci convincono che addirittura è inutile e non saremmo in grado di gestirlo, ci pisceremmo addosso bagnandoci le terga: quindi è meglio pagarci il nostro ombrello mentre qualcun altro ci piscia in testa, ma rimanere qui sotto ad aspettare che "piovano ciambelle". 
Ma io voglio cambiare posto anche a costo di pisciarmi sotto. 
Che viva il socialismo!


















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